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La forma delle nuvole, il nuovo album del cantautore Ruggero Ricci
“La Forma Delle Nuvole”, nuovo album di Ruggero Ricci.
Il ritorno del cantautore romagnolo è segnato da un disco dalle liquide sonorità electro pop fondato sull’ideale di libertà: di scegliere, ma soprattutto di interpretare la realtà che ci circonda, la scelta di una prospettiva arbitraria che rende ogni cosa mutevole. Nelle nuvole ognuno di noi può elevarsi e vederci ciò che desidera. Si torna bambini, si galleggia nella semplicità e si fantastica in una dimensione onirica, quasi fiabesca.
Genere: pop / electro / cantautorato
Label: PMS Studio
Release Date: 02.12.2017
Spotify https://open.spotify.com/album/5iqof5fGNxHLEvuCxDZrMe
Un intenso e appassionato lavoro ha coronato la realizzazione del nuovo album del cantautore Ruggero Ricci.
Prodotto dalla PMS Studio, è disponibile su tutti i digital store dal 2 dicembre 2017 con una fitta programmazione di presentazione live:
11/11/2017 @ Teatro Rosaspina Montescudo (RN ), ospite di Sugar Free Party
17/11/2017 @ Teatro del Navile Bologna, ospite e giurato alla Rassegna Cantautori “Bologna una Città per Cantare”.
18/11/2017 @ Locale Ai Pioppi Lido di Savio ( RA )
03/12/2017 Centro ESP (RA) – Showcase Album con firmacopie e presentazione live con band
16/12/2017 Sala Polivalente – Idea soc. Coop Gambettola (FC) Concerto di Natale
17/12/2017 @ Chiribilli Art Cafè Bagnacavallo (RA)
14/01/2018 @ Le Maioliche Faenza (RA) Showcase Album con Firmacopie e presentazione live con band
La forma delle nuvole contiene 16 brani inediti scritti da Ruggero Ricci e segna a livello di contenuti un cambiamento rispetto al suo primo album Contrasti del 2014: certe metafore inserite volutamente, l’utilizzo mirato di cori e seconde voci avvicinano l’ascoltatore ad autori come Federico Zampaglione, Niccolò Fabi e Giuliano Sangiorgi, dove la ricerca è sempre accompagnata dalla vocalità e dal rispetto del suono.
Google Play https://play.google.com/store/music/album/Ruggero_Ricci_La_forma_delle_nuvole?id=Bvbtdapzneko56hunrt2q5mflzq
Il senso racchiuso in questo disco è l’ideale di libertà posto prima di tutto. Libertà di scegliere ma soprattutto di interpretare la realtà che ci circonda, la scelta di una prospettiva arbitraria che rende ogni cosa mutevole. Nelle nuvole ognuno di noi può elevarsi e vederci ciò che desidera. Si torna bambini, si galleggia nella semplicità e si fantastica in una dimensione onirica, quasi fiabesca.
Fanpage https://www.facebook.com/ RuggeroRicciOfficial
La parola chiave che rende meglio l’idea ce la offre direttamente il protagonista, con la sua consueta travolgente allegria e lo sguardo dolce e sognante: “Contaminazione”.
Il denominatore comune è il genere pop melodico, spesso e volentieri annacquato da un taglio elettronico che si amalgama perfettamente con le tendenze musicali del momento.
Lo si percepisce in brani come Respiro, Succede, Una piccola parte di me, dove l’arrangiamento è accattivante e rende giustizia a testi che si possono vivere in prima persona come fotogrammi che scorrono a raffica.
YouTube channel https://www.youtube.com/user/ RuggeroRicciVEVO
Al centro di ogni testo vi è la realtà delle cose, è come se ognuno di noi potesse intravedere frammenti della propria vita posti secondo un filo logico ben specifico; si intuisce dunque che i testi costituiscono il punto di forza del disco e ciò che rende unica ogni canzone è la voce del cantante, che sembra dare un peso specifico ad ogni parola, con intenzioni differenti quasi a voler accompagnare l’ascoltatore in un percorso sensoriale, dove ogni titolo può essere assimilato ad un colore differente.
Instagram http://instagram.com/ruggeroricciofficial
Insomma La forma delle nuvole è un album che non ha età ed è per tutti i gusti. Un album ideale per viaggiare con la mente, come un libro che si lascia sfogliare con facilità, regalandoti una canzone per ogni stagione.
Il singolo, con relativo video disponibile su YouTube, che accompagna l’uscita del disco è Distratta-mente: “Può essere considerato un brano poliedrico che parla della routine quotidiana e nel quale chiunque può immedesimarsi in prima persona.” afferma il cantautore. “Il panorama – che prende in esame la società contemporanea – è alquanto desolante: la superficialità e l’apparire sono sempre al primo posto e sembra sempre più lontana e utopica la volontà di ogni individuo di dare valore al proprio io nell’essere se stesso ed andare contro-corrente.”
Distratta-mente https://www.youtube.com/watch?v=52yGWXlmvo8
Tracklist
1. Cercando un lieto fine
2. Questo mio esistere
3. Il riflesso di me e di lei
4. Succede
5. Distrattamente
6. L’ultimo raggio di sole
7. Sopra ali di niente
8. Io dico ti amo
9. La forma delle nuvole
10. Una piccola parte di me
11. L’amore ti porta a cambiare
12. Invisibile
13. La condizione
14. Respiro
15. Il giorno della tua festa (Alessandra)
16. Indietro ancora
Biografia
Ruggero Ricci nasce a Lugo (RA) il 13/02/1989. Fin da bambino dimostra una forte predisposizione per la musica Soul-R&B con successivo inquadramento nel genere brit-pop. I suoi riferimenti principali sono: Amy Winehouse, Janis Choplin, Billie Holiday e James Brown. La passione per la musica lo spinge ad intraprendere la via della composizione di testi come autore e della didattica del canto, con la maturazione di un percorso incentrato in buona parte sull’esperienza live. Attualmente è cantautore per l’etichetta indie PMS Studio e docente di canto moderno presso “Accademia 49 ®” di Cesena.
Contatti
antipop.project@gmail.com
Frank Lavorino 339 6038451
La sindrome di Kessler: la cruda realtà quotidiana nel nuovo video La prossima infezione
Ad un anno dall’esordio la band si prepara all’uscita del secondo disco, anticipato dalla promozione del nuovo singolo-videoclip: uno spaccato crudo e diretto della macabra realtà che ci circonda.
Genere: indie rock / grunge / alternative rock / garage
Etichetta: Autoproduzione
Dopo l’anteprima esclusiva su Shiver Webzine, esce ufficialmente La prossima infezione, il nuovo video de La sindrome di Kessler.
La tematica affrontata nel video riguarda il rapporto umanità/disumanità, un gioco di specchi che serve a ricordarci come siamo e con chi abbiamo a che fare: noi stessi e i nostri simili, i contorti meccanismi sociali, gli input/obblighi offerti/imposti dalla modernità, la schiavitù tecnologica, spesso autoinflitta, orrori e meraviglie e tutto quanto possa far cadere in un vortice di disorientamento e annichilimento. Recinzioni e barriere da cui dobbiamo liberarci per ritrovare una più equilibrata dimensione umana, di cui, lentamente, pare ci stiamo dimenticando.
Così recita la canzone nel suo incipit: “Ed ora che hai scoperto che è tutta una finzione, ammirerai la posa di un’altra recinzione?”
Interpretato da Mark Zao – protagonista estremo e distorto che incarna la “folle voracità” del presente facendosi simbolo del rutilante mondo in cui viviamo – questo videoclip, crudo e diretto come solo la realtà sa essere, consolida ormai la collaborazione e l’amicizia con il regista Idio, siglando il terzo lavoro consecutivo con la band dal 2015.
La sindrome di Kessler è tornata dal vivo a Roma il 14 gennaio in una data split con la band capitolina La salamandra presso il locale Defrag.
Band:
Antonio Buomprisco: Voce-chitarra
Canio Giordano: Chitarra-voce
Sancio: Basso
Luca Mucciolo: Batteria
Credits
Regia, fotografia, montaggio: Idio
Sceneggiatura: Idio e Lsdk
Protagonista: Mark Zao
Contatti:
Mail: lsdkessler@gmail.com
Fb: La sindrome di kessler
YouTube: La sindrome di Kessler
Dorem Ipsum! Il nuovo disco dei Maleizappa
L’irriverente e dissacrante pop/rock band casertana sforna il secondo album dal titolo “Dorem Ipsum” : nove tracce che, sebbene restie alla catalogazione, spaziano gioiosamente dal rock al pop, dal folk al latin, dalla prog alla ballad melodica.
Genere: rock/pop/indie
Etichetta: Autoproduzione
Spotify https://open.spotify.com/album/4rNCDwaCs8mKUGvlTirzeY
Soundcloud https://soundcloud.com/maleizappa/sets/dorem-ipsum
A quattro anni dall’esordio I successi, non ancora successi i Maleizappa tornano sulle scene nazionali con Dorem Ipsum, secondo album in studio. La musica dei casertani è un mix apparentemente disordinato di generi e citazioni che confluisce in quello che loro amano definire un “findie rock dissacrante”. I testi apparentemente leggeri nascondono un fondo di realismo malinconico e “messaggi subliminali” intrisi di amare verità.
Definire il genere musicale dei Maleizappa è un’impresa ardua perché non ne hanno uno bensì molteplici: spaziano gioiosamente dal rock al pop, dal folk al latin, dalla prog alla ballad melodica..insomma, fanno quello che pare loro e lo fanno divertendosi e divertendo, dissacrando su vari fronti il mondo “ovattato e conformista” che è oggi il panorama musicale italiano.
Dorem Ipsum è un disco di nove tracce che riassume meglio di tante parole quello che sono i Maleizappa e la loro progressiva maturazione artistica. Un lavoro fresco dai sentori estivi che si gusta con gioia e soddisfazione, auto-prodotto dai cinque componenti e arricchito da collaborazioni eccellenti.
Alle registrazioni infatti hanno partecipato amichevolmente: Antonio Bocchino (Enzo Avitabile), Carmine Scialla (Calatia, Orchestra Popolare Casertana, Daniele Sepe, Ar meitheal, Eugenio Bennato, Blue Staff), Luca De Simone (Calatia, Orchestra Popolare Casertana, Daniele Sepe, Eugenio Bennato), Giuseppe Giroffi (Daniele Sepe, Enzo Avitabile, The Congos), Cecilia Scatola (Calatia, Amii Stewart, M’barka Ben Taleb, Adriano Guarino, Ciro Manna), Alessandro De Carolis (Peppe Barra, Daniele Sepe, Stefano Bollani, Eugenio Bennato, Ar meitheal), Sasà Piedepalumbo (Lina Sastri, Gino Paoli, Enrico Montesano, Sal da Vinci, Valentina Stella, Nino D’Angelo), Antonio Sacco, Fabio Renzullo (Foja), Roberto Vigliotti.
La copertina e la grafica del disco sono state realizzate utilizzando un’opera dell’artista marcianisano Mandarino, un bohémien dei giorni nostri che cerca di sopravvivere vendendo la sua arte per strada o arrangiandosi con piccoli lavoretti.
Gitano in gita al mondo https://www.youtube.com/watch?v=usIp0TAn6O4
Video Credits
Regia: Vittorio Iuliano
Soggetto: Maleizappa
Produzione: Maleizappa
Tracklist
Ragazzina
Cassettina da 90
Scienziati in America
Appartamento in centro
Introspettivo
Il mercato dell’organo
Gitano in gita al mondo
Canzonette
Mi meraviglio dell’aldilà
Apple http://tinyurl.com/jlktyfu
Amazon http://tinyurl.com/jcyprwj
Google Play http://tinyurl.com/gunz367
Press Kit Online http://www.maleizappa.it/press/maleizappa_presskit.zip
Tour
09/03/2017 @ Unplugged Pub, Caserta
15/02/2017 @ Birrificio La Diana, Siena
19/01/2017 @ Diesis Live Pub, Caserta
30/12/2016 @ Cerere e Bacco, Palma Campania (NA)
17/12/2016 @ Club 33 Giri, Santa Maria Capua Vetere (CE)
24/09/2016 @ Terra di Lavoro Birra Fest (Opening act Jovine), Casagiove (CE)
03/09/2016 @ Ecosuoni 2016 (Opening act I Cani), Palma Campania (NA)
Leuciana Festival 2015 (Opening act Giovanni Lindo Ferretti) – Caserta
16/12/2014 Anteprima album @ SMAV, Santa Maria a Vico (CE)
Rassegna Stampa
“I Maleizappa lanciano uno sguardo ferocemente ironico e dissacrante sull’Italia contemporanea, sulle sue usanze e tradizioni, nonché sui vizi e sulle ipocrisie che la caratterizzano.” Rockit – https://www.rockit.it/recensione/18273/maleizappa-i-successi-non-ancora-successi
“Fare musica “simpatica” non è affatto facile ed insomma, per chi fosse duro di comprendonio, i Maleizappa ci sanno fare, la sanno lunga e tra la tanta musica ascoltata, trita e ritrita, arriva, in questo inizio giugno una ventata di aria fresca, nobilmente altera ed altra.” Campania Rock – http://www.campaniarock.it/musica/recensioni/5222-i-successi-non-ancora-successi-dei-maleizappa.html
Biografia I Maleizappa nascono ufficialmente nel dicembre del 2004 e nel corso degli anni diventano una delle band più apprezzate e seguite della provincia casertana, e in seguito in gran parte della Campania; grazie anche alla partecipazione a diversi festival musicali come il Meeting del Mare del 2010 e 2012 – in cui aprono rispettivamente Elio e le Storie Tese e Mannarino. Le prime esibizioni creano scandalo e ripudio tra i musicisti campani, non abituati evidentemente ad accettare che cinque sconosciuti incapaci di intendere e volere, siano diventati nel giro di pochi mesi un fenomeno generazionale: insomma delle rockstarze. Cominciano ad esportare le proprie sonorità oltre i confini della Campania Felix, facendosi portavoce dei disagi, della rabbia e dell’allegria del popolo della “generazione x”. C’è chi li ama a tal punto da definirli: “la migliore cosa che questa terra poteva defecare” (ce n’è di gente strana in giro!). La musica dei Maleizappa è un miscuglio non ben definito di suoni, generi, citazioni, anagrammi e puzzle penta grammatici. Assistere ad una loro serata è come guardare una puntata di blob all’anfetamina. Vengono più volte censurati, epurati, tagliati e s-microfonati. Ciò nonostante i giovani li adorano: manco fossero delle pornostar. Ironici, cattivi e dissacranti. O se preferite, semplicemente: Maleizappa.
Contatti
Press Media Office
La Sindrome di Kessler in studio per il nuovo album.
Con il suo rock in italiano contaminato da grunge, melodia, noise, psichedelia e un pizzico di sperimentazione, la band romana torna in studio per dare vita al secondo disco.
Genere: indie rock / grunge / psychedelic rock
Etichetta: Auto-produzione
Distribuzione digitale: Godfellas
Distribuzione fisica: Godfellas
Streaming
https://play.spotify.com/artist/3FfhfhLvtK2wYH9WlWoYLQ
Dopo un disco d’esordio apprezzato da critica e pubblico, La Sindrome di Kessler ritorna in studio per perfezionare il discorso lasciato in precedenza, ampliandone l’impatto, la potenza, la carica emotiva e sonora con brani suggestivi ed imprevedibili.
Ad un anno di distanza dal precedente brano In Attesa (già in anteprima su OndaRock, una delle più autorevoli webzine italiane), è prevista per la primavera 2016 la release di un nuovo singolo da traino per il tour estivo e per l’uscita del nuovo disco in autunno. Nel frattempo l’omonima fatica in studio del 2015 continua ad essere suonata nei live assieme a qualche piccola anticipazione del prossimo lavoro.
I brani composti dalla band di stanza a Roma, rigorosamente in lingua italiana, si rifanno ad un rock contaminato da grunge, pop, noise, psichedelia e un pizzico di sperimentazione, creando una miscela insolita e accattivante, ben riconoscibile nel suo marchio di fabbrica LSDK. La voce graffiante, potente e suadente di Antonio Buomprisco conduce questo quartetto capitolino composto da Canio Giordano (chitarra/voce/effetti), Roberto Cola (basso) e Luca Mucciolo (batteria).
Volendo riportare le parole di Stefano Capolongo (Rockambula): “…è l’inizio di qualcosa di bello, la strada giusta è stata già imboccata“.
Il primo album è acquistabile online su iTunes, Godfellas, Amazon, Mondadori, Spotify, in tutti i negozi di dischi su ordinazione e ai concerti della band.
In attesa è il titolo del videoclip del primo singolo estratto dal debut album. Il brano, prodotto con collaborazione del regista “Idio“, affronta tematiche tipicamente umane come l’incomunicabilità, il disagio, l’aspettativa e il feroce avanzare del progresso trasportandole su di un piano parallelo e controverso.
https://www.youtube.com/watch?v=wSfMfddK1nY
Tracklist
1. Fanfarlo
2. Parabola di un desiderio
3. Spiraglio
4. Direzioni
5. Condizione immune
6. La detonazione delle nuvole
7. Sinuose alterazioni
8. In attesa
9. Pensieri cercati
10. New day
Next Gigs
4 marzo @ Pipistrello pub, Potenza
5 marzo @ Wonderland Pub, Castel s. Lorenzo (SA)
6 marzo @ Country Pub, Piaggine (SA)
Past Gigs
22 gennaio 2016 @ Spazio Ebbro – Roma
2 ottobre 2015 @ Contestaccio – Roma
30 agosto @ Riverock Festival – Assisi
10 agosto @ Wonderland – Castel S. Lorenzo (SA)
16 maggio @ Init – Roma
9 maggio @ Contestaccio – Roma – Release Party
18 aprile Locanda Atlantide – Roma
Rassegna Stampa
L’inizio di qualcosa di bello, la strada giusta è stata già imboccata. Stefano Capolongo – Rockambula
Bastano poco meno di attimi per rendersi conto che si è – prima di buttarcisi dentro rapiti – sul precipizio di un disco stupendo, avaro di colori ma fradicio di bellezza maledetta. Max Sannella – Shiver Webzine
Un lavoro sincero e ben architettato. Consigliato. Vittorio Lannutti – Lascena.it
Un ottimo esordio degno del periodo d’oro degli anni 90 made in U.S.A. Karen Kowonski – Molamola
Un album denso, difficile, che richiede più ascolti, ma che lascia qualcosa, come il ritratto iperrealistico di una discarica a cielo aperto. Elisabetta Dattolo – Rockit
La presenza di soluzioni intricate e non banali è segno di grande attenzione alla composizione, messa in predominanza rispetto alla tecnica. Marcello Zinno – Rockgarage
Bio: La Sindrome di Kessler è una band che concilia il cuore pulsante di un indie rock grezzo, con una sperimentazione mai fine a se stessa. Il loro album di esordio impasta con sapienza e gusto le influenze grunge con la musica colta dando vita a brani imprevedibili e potenti, immediati nelle sonorità ma mai banali nella sostanza. Le melodie della voce “tradiscono” in senso positivo l’appartenenza meridionale della band dando alle voci una particolarità quasi “romantica” tipica della tradizione campana, rendendo i brani nelle parti cantate quasi solari, mentre i testi poetici ed interiori si spingono verso lidi più oscuri e profondi. Le parti strumentali completano il quadro di questo disco con suggestioni quasi “progressive” sempre lontane dal manierismo e motivate da un esigenza narrativa senza compromessi, rendendo i brani a volte potenti e immediati, lenti e rarefatti, o addirittura pesanti se necessario, perché se una storia va raccontata, va raccontata fino in fondo.
Contatti
https://www.facebook.com/LaSindromeDiKessler
Press Media Office
Frank Lavorino 339 6038451
The Playmore: esce il primo singolo ” Things “
A cura di Chiara Callegari
Quattro ragazzi con un’immensa voglia di farsi sentire, si presentano al pubblico con il loro primo singolo “Things” estratto dall’album “Pump Rock”, fatica nata nel 2012 dopo un lungo apprendistato. Spregiudicati ma volenterosi di riportare un po’d’ordine nella musica, il progetto The Playmore nasce da un’incontrollata esigenza di sedurre la folla.
Il loro principale obiettivo? Suonare! Suonare il più possibile, senza tregua, per liberare tutto il loro potenziale creativo e riuscire a trasmettere a chi li ascolta, quella forte empatia che possiedono nei confronti della musica. Dopo un periodo in cui alternavano concerti a sessioni in studio, ora dedicheranno un po’ di tempo alla promozione di questo nuovo singolo con un lungo tour di interviste. Già ben avviati nel web, il loro nuovo pezzo infatti è già in rotazione nelle web radio e nelle network radio italiane, seguito anche dall’uscita del video. La loro musica abbraccia sonorità rockeggianti, reminescenze di gruppi che negli anni zero hanno sconvolto l’intero panorama musicale. “Things”, grazie ad un groove di basso accompagnato da una voce morbida ma allo stesso tempo decisa e da un riff di chitarra sfrontato, è un pezzo che trasuda voglia di ballare e trasmette le meglio vibrazioni; le sonorità rock sposano quelle dance per dare vita ad un pezzo orchestrato magistralmente. “Things” però è anche un brano che non lascia di certo nascosto il suo lato più profondo, infatti il testo porta al centro quell’egoismo che quotidianamente il mondo è costretto a respirare.
Nonostante questi quattro ragazzi napoletani abbiano personalità completamente diverse fra loro, riescono comunque ad instaurare una particolare sintonia, suggellata da un’energia e freschezza che abilmente sanno dosare in ciò che fanno. E poi, poco ci vuole a capire che a questi ragazzi il sole scorre nelle vene, e questa cos’è, se non una garanzia?! Stay Tuned
https://www.facebook.com/theplaymore
Il sound ipnotico dei Mothernoia
A cura di Roberto Ivaldi
Ascoltare musica non è una cosa per tutti. Significa entrare in una nuova dimensione, aprirsi una strada verso il nulla, per giungere alla completezza delle nostre sensazioni. Percorrere chilometri di pensieri e di ricordi, celebrare il silenzio tra un brano e l’altro mentre si attende di ripartire fino al prossimo stop. A volte si è obbligati a sentire in cuffia inutili motivetti che si fatica a definire musica, perché sono artificiali, senza anima. Non si sente lo spirito, il sudore del lavoro, la passione. E’ solo una gabbia che ci rende sterili, senza idee, senza personalità. Per fortuna, da qualche parte esiste un mondo diverso, che unisce chi fa musica, e chi ascolta. Vi porto a scoprire questo mondo, così vicino, così lontano.
I Mothernoia si formano nel 2010 nella provincia di Napoli, e nel 2011 iniziano a proporre la loro musica, che definiscono “post grunge melodico di stampo moderno con leggere venature dissonanti”. Il loro nome deriva dall’unione di tre parole: mother, modèrno e noia. Da Settembre 2011 ad Aprile 2012 si esibiscono mensilmente nel programma “RockIt” di Umberto Fiordispino su “Julie TV”. Ad Agosto 2012, dopo alcune variazioni di line up, entrano in studio per realizzare quello che sarà il loro primo EP, dal nome “Mothernoia”, presso Antipop con la coproduzione di Maddalena Bellini (Nameless Crime). La line up attuale è composta da Davide Fico (Voce, Chitarra), Angelo Cicatiello (Backing Vocals, Chitarra, Synth), e Giuseppe Moscato (Batteria).
Questo EP è composto da 5 brani, tutti legati da un filo di malinconia e aggressività. Un sound che nasce come graffiante e senza compromessi, ma che rivela una fortissima introspezione ed esalta le emozioni più intime, come in “Elide”, dove viene descritta una situazione tagliente e brutale, dove le chitarre implodono in una rabbia tecnica che sembra soffocare la fragilità del testo, in cui la chiave dell’acronimo “l.e.i.” va a fare da trait d’union con tutti gli altri brani, tra cui uno intitolato appunto “L.e.i.”, dove troviamo un sound più distaccato e di grande impatto emotivo, quasi come volere creare una cornice di forte interdipendenza fra i due brani, dove il testo racconta di una lotta tra una libertà negata ed una schiavitù che azzera i desideri, ma di cui non si può fare a meno. La parte strumentale è un aspro e a tratti dinamico grunge che ne enfatizza il testo. “Overdose da Jennifer” è un pezzo dal testo cinico, dove la voce del cantante assume un colore sadico e rude, con sfumature growl che si accompagnano ad un arrangiamento furioso e prepotente.
“Il non ritorno” sfrutta delle sezioni musicali più varie, con un valido virtuosismo della chitarra che offre una dinamica molto spinta al pezzo, nonostante la grande malinconia espressa nel testo, creando sensazioni confuse di un passato reso etereo da rassegnazione e amore. In “Senza Risposte” c’ è un messaggio di ribellione molto forte. E’ evidente la riflessione su chi si sente allo stesso tempo succube e assuefatto da questo mondo, su una vita fatta di desideri artificiali e di un’umanità sterile e senza significato. Una visione esterna e mistica, cantata con abilità da una voce che cerca disperatamente una via d’uscita. Anche l’arrangiamento si distingue tra brevi assoli di notevole valore tecnico e attimi di accompagnamento quasi impotente di fronte alla crudeltà di un testo, in cui è difficile non notare il triste scenario della nostra attualità. Tutti i testi sono molto coinvolgenti e possono risultare complessi ad un primo ascolto, ma sono ricchi di emotività ed esprimono un amore cupo, ma potentissimo.
Le atmosfere gelide e di grande energia della parte strumentale sono sicuramente pregevoli e oltre ad un effetto compositivo molto convincente, si notano alcuni spunti di abilità utili ad impreziosire questo lavoro. La vocalità del cantante è molto espressiva e tecnicamente preparata, belle le sfumature nei passaggi. La produzione è curata e impeccabile.
In conclusione, con questo EP i “Mothernoia” si rivelano un’affascinante progetto musicale, grazie ad un lavoro davvero valido e di grande capacità artistica che riesce, con il suo sound ipnotico,a catturare l’ascoltatore tra melodie malinconiche e sferzate di potenza grunge. Il tempo sembra fermarsi nel viaggio tra le 5 tracce del trio campano, per poi ripartire improvvisamente concentrando una serie di turbamenti e passioni davvero stimolanti. Al momento il gruppo sta lavorando su nuovo materiale, e viste le premesse, i “Mothernoia” si preparano a stupirci e ipnotizzarci ancora, ancora, e ancora.
http://www.facebook.com/pages/Mothernoia/169544506439329
Brand New Start – una nuova alba rock
I napoletani e giovanissimi Brand New Start nascono dalle ceneri di numerosi progetti e formazioni partenopee dai quali sono reduci i tre membri fondatori del gruppo: Lello Scognamiglio alla chitarra, Filippo Di Domenico al basso e Alessio Vitale, anche lui alla chitarra. Si aggiungono in ordine cronologico: Alberto Emrick alla batteria e Nico Di Razza alla voce. Dall’inserimento dei nuovi membri, il sound della band si modifica e arriva al livello attuale. In attività da qualche mese, a Dicembre 2012 hanno partecipato al loro primo contest con la nuova formazione, lo “Smoking Music Live Contest” alla Brasserie di Napoli, locale noto per dare spazio ad iniziative del genere, arrivando tra i primi quattro ed in cui hanno potuto presentare il loro primo EP omonimo registrato nell’autunno scorso. L’EP, composto da sei brani cantati tutti in inglese, è concepito da un rock di stampo moderno che strizza l’occhio (e l’orecchio) ai gruppi d’oltreoceano. Soprattutto in pezzi come “Bless the Animals” e “You”. Spicca su tutte “Restless”, una canzone che a tratti ricorda i primi Iron Maiden; gli echi distorti delle due chitarre che s’intrecciano regalando degli ottimi riff soprattutto nell’introduzione strumentale, la voce aggressiva e quasi sofferente del cantante, accompagnata da una sezione ritmica composta da vari cambi, danno a questa traccia un qualcosa di diverso rispetto alle altre, connotandolo come il brano più originale dell’EP. Completano l’EP stesso “Reap The Grain”, “Burning Memories” e “Over The City”, quest’ultima una ballad malinconica e struggente, con un assolo tirato, forse a tratti troppo lungo. Le influenze di gruppi come Staind, Incubus e parte della scena rock anni 90/2000 probabilmente si fanno sentire a tratti troppo, ciò nonostante il primo lavoro dei Brand New Start è da segnalare per dei buoni testi e un sound giovane, in cui traspare la voglia di emergere in uno scenario, quello napoletano,più di matrice rock/folk. By Gennaro Guariniello
https://www.facebook.com/pages/Brand-New-Start/145117182262215?fref=ts
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